Ultima modifica: 8 Giugno 2018
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Progetto: ” Lo struzzo a scuola” ( Einaudi)

Progetto: ” Lo struzzo a scuola” ( Einaudi) – Il 20 marzo i ragazzi dell’indirizzo CAT, 2^AC – 3^AC –  4^AC hanno incontrato presso l’ Aula Magna del nostro Istituto Anna Migotto ( giornalista e inviata speciale per Mediaset, esperta di esteri e Medio Oriente) e Stefania Miretti ( giornalista e film -maker),  le autrici del libro NON ASPETTARMI VIVO ( la banalità dell’orrore nelle voci dei ragazzi jihadisti), che  tra l’inverno del 2013 e l’estate del 2016 hanno attraversato la Tunisia per raccogliere le storie dei suoi  giovani foreign fighters, i più numerosi in assoluto tra quanti, da tutto il mondo, hanno raggiunto l’ISIS.

 

 

 

 

Noi ragazzi ci siamo  interrogati spesso su cosa fosse l’ISIS (lo Stato Islamico dell’Iraq e della Siria) sorto nel 2014, su chi lo governasse e chi lo combattesse, ma non ci siamo mai chiesti chi fossero  veramente questi giovani foreign fighters e perché giungessero a scelte così radicali, di cui poi molti  si sono  pentiti ( in tanti  hanno tentato di tornare indietro, alcuni ce l’hanno fatta, altri no).

La Tunisia è   la terra dove moltissimi giovani si sono radicalizzati (7000 forse di più)  e hanno raggiunto la Siria e Da’ish. Ma perché proprio questo bellissimo paese meta delle vacanze di molti europei, tra cui anche italiani è  diventato l’incubatoio dei foreign fighters?

Prima di addentrarci nella lettura ce lo siamo chiesto. Le risposte pian piano le abbiamo trovate nel testo, un libro che sicuramente è un prezioso documento storico, ma anche un insieme di tanti racconti pieni  di sentimenti che ci offre il ritratto di una generazione e non solo quella tunisina, ma anche la nostra.

E così siamo andati alla ricerca nel testo delle espressioni – parole chiave che identificassero questi  giovani Jihadisti e le abbiamo riportate in alcuni  slide affiancandole ad immagini che potessero rendere al meglio la personalità  di questi giovani desiderosi di realizzare i propri sogni ( un viaggio in Europa per sfondare nel mondo della musica  o della danza, la ricerca di un lavoro…), ma fragili e facilmente manipolabili, vittime non solo  della demagogia jihadista ma anche dell’ “algoritmo” di Facebook e più in generale del WEB.

 

Questo disegno non rappresenta un personaggio in particolare del testo, ma tutti noi, le nuove generazioni che hanno il diritto di realizzare i propri sogni!!




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